Come risponde igus in modo innovativo alle sfide della produzione moderna
Miriam Valentino | February 23, 2023

Siamo nel 1989…
Cade il Muro di Berlino, entra in funzione il satellite televisivo Astra 1A, Voyager 2 fornisce immagini di Nettuno e viene lanciato sul mercato il primo cavo igus chainflex. Nonostante l’importanza degli altri eventi, è su quest’ultimo che vorremmo concentrarci.
Perché anche il mondo della produzione è in costante cambiamento.
Come igus ha risposto all’incremento dell’automazione
Alla fine degli anni ’80, l’incremento dell’automazione ha portato anche ad applicazioni più veloci e più impegnative. Se si guarda agli impianti di produzione, si è diffusa sempre più la catena portacavi. Ovviamente, anche igus ha tratto vantaggio da questa situazione con le sue e-chains in plastica.
Il progressivo aumento della lunghezza delle corse negli impianti di produzione e i movimenti delle macchine sempre più dinamici, hanno avuto – ancora una volta – conseguenze devastanti per i cavi comunemente disponibili sul mercato dell’epoca, in quanto si verificavano ripetutamente rotture ed effetti cavatappi. I clienti minacciavano di passare a sistemi di alimentazione alternativi.
Ma igus ha agito di conseguenza, sviluppando un prodotto che rispondesse ai nuovi requisiti.
Questo era l’unico modo per garantire l’attività della catena portacavi igus e offrire ai clienti un interessante pacchetto completo.
Gli inizi della gamma chainflex
Con la nascita del primo cavo chainflex, la dipendenza dai cavi standard meno resistenti divenne un ricordo del passato. Questo nuovo tipo di cavo aveva specifiche che vengono utilizzate ancora oggi: materiali altamente resistenti all’abrasione, lunghezze di passo ridotte, conduttori cordati a fasci, guaine esterne e interne estruse a pressione.

La chiave del successo: massima cura nella pianificazione e nella progettazione e test approfonditi in aree test appositamente sviluppate.

Ma come noto, lo sviluppo industriale non si è fermato qui e ha presto portato a requisiti completamente diversi per la fornitura di energia.
Le nuove tecniche di produzione portano nuovi requisiti
Metodi di produzione sempre più complessi e l’uso sempre più frequente di robot industriali e della relativa dinamica hanno portato i cavi chainflex già collaudati ai loro limiti.
Se si pensa ad esempio ad una tipica applicazione all’interno di una linea di produzione automobilistica, è lampante quale tipo di movimento potrebbe interessare i cavi: la torsione.

Ancora una volta igus si è trovata di fronte a nuovi problemi e ancora una volta non esisteva una soluzione adeguata sul mercato. Era necessario un nuovo prodotto.
Grazie all’esperienza acquisita con lo sviluppo dei cavi chainflex per applicazioni lineari, eravamo già in grado di attingere a una vasta esperienza nella produzione di cavi. Era anche chiaro cosa fosse importante nello sviluppo di un nuovo tipo di cavo: test, test, test!
Nel laboratorio di prova interno abbiamo creato nuove macchine di qualifica e, nel prosieguo, abbiamo anche integrato veri e propri robot industriali di produttori affermati.
Qualificazione interna delle applicazioni in torsione
Una parte del processo di qualificazione si basa sulla cosiddetta torsione a 3 o 10 pieghe. In questo caso, i cavi chainflex CFROBOT vengono messi alla prova in speciali catene 3D triflex. Devono resistere a carichi torsionali di +/-180°/m fino a +/- 360°/m.

Per alcuni aspetti, la struttura stessa dei cavi differisce in modo significativo dai cavi per il movimento lineare.
Ad esempio, mentre nei cavi per uso in catena portacavi le schermature a treccia fitta garantiscono una protezione EMC duratura, risultano piuttosto controproducenti in torsione.
La soluzione è affidarsi a schermature in grado di aprirsi, chiudersi e seguire il movimento torsionale.
Opzionalmente, si utilizzano anche pellicole di PTFE, che consentono i necessari movimenti di compensazione per i singoli elementi del cavo.
Oggi igus offre un’ampia gamma di cavi resistenti alla torsione con la serie CFROBOT.
Sono disponibili, ad esempio, cavi per servomotori, cavi di comando, cavi motore classici e cavi per il controllo dei moderni sistemi bus.
Sfida accettata
Un breve sguardo alla storia di igus dimostra che le nuove sfide offrono sempre opportunità per nuovi prodotti e mercati.
Se il mercato non offre soluzioni adeguate, è possibile creare nuovi standard di produzione e di test con buone idee, precisione e molta attenzione.
Stai affrontando anche tu una nuova sfida nel campo dell’approvvigionamento energetico? Saremo lieti di aiutarti a scegliere il cavo giusto. Non esitare a lasciare un commento sotto il post o a contattarci.

Simone Gadeschi
+39 334 6282500
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